Il Santo: Un romanzo sulla malavita di Boston (Italian Edition) by A. Zavarelli

autore:A. Zavarelli [Zavarelli, A.]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Grey Eagle Publications
pubblicato: 2019-09-25T22:00:00+00:00

19

Rory

"Andiamo a casa mia stasera" suggerisce Scarlett dal sedile del passeggero della mia auto.

È una richiesta strana, considerando quanto sia ossessiva col suo spazio. Ma il peso della stanchezza ha preso il sopravvento - quello che sento ogni volta che combatto con Scarlett - e non ho nemmeno voglia di lasciarmi andare a quell’osservazione.

Il suo edificio è un buco, e più vago all’interno, più lo odio. Un tizio si aggira nel corridoio, dannatamente squallido, e guarda Scarlett, mentre lei cammina, e gli dico di andare a fare in culo.

"È solo Ronnie" dice lei agitando la mano. "Ogni edificio ha un residente inquietante. Ronnie è il nostro."

Ronnie non è l’unico problema che vedo qui. Il corridoio puzza di piscio e fumo di sigaretta, l’illuminazione è insufficiente e se Scarlett fosse assassinata, dubito che qualcuno aprirebbe la porta.

"Non mi piace che tu viva qui" le dico.

Non risponde.

Voglio che faccia le valigie. Voglio che venga a casa con me e rimanga lì. E non l’ho mai voluto con nessuno.

Se solo fosse così facile con Scarlett.

Non ho mai annoverato la pazienza tra le mie virtù, ma pensavo di averne almeno un po’. Questa donna me l’ha già prosciugata.

Sblocca tutte le sei serrature sulla porta e poi mi guarda, perché sa che ho qualcosa da dire anche su questo.

"Le ho installate dopo l’episodio con il macellaio" si giustifica. "Non ne ho davvero bisogno."

"Col cazzo che non ne hai bisogno" sbotto.

Cambia argomento.

"Sei stato bravo stanotte."

Lo dice, mentre conta le manopole sul fornello.

"Dovresti insegnarmi a combattere in quel modo" aggiunge.

È carina la sua serietà in merito. Come se fosse così facile.

Concordo, comunque, perché voglio che inizi a prendere la cosa sul serio.

"Ok" dice. "Vuoi fare una doccia?"

"Sì. Ti unisci a me?"

Sorride, annuisce ed è troppo piacevole. Ma continuo... perché sono davvero stanco, e tutto quello che voglio davvero è seppellirmi di nuovo tra le sue cosce e scoparla, finché il mio cazzo non ne avrà abbastanza.

Il suo bagno è piccolo, ma in ordine, e profuma di lei.

Si spoglia come una modella e si sistema sotto il getto caldo.

Scarlett sa di essere sexy. Ma non lo usa per ottenere attenzioni. Lo usa come arma. È tutta curve, morbidezza e sesso. E proprio ora, mentre mi mangia con gli occhi e ha il corpo bagnato e gocciolante, non mi importa nemmeno.

Accolgo la mia sventura e la raggiungo nell’angusto spazio. Voglio tirarla contro di me e non scoparla. Voglio stringerla. Ma lei si gira tra le mie braccia e cerca un flacone di sapone. È roba da ragazze, ma non importa, perché mi sta lavando ora.

Le sue mani sono piccole sul mio corpo, strofinandomi con cerchi pigri. Si sta prendendo il suo tempo, e non sembra più un gioco, perché le piacciono le sue mani sul mio corpo tanto quanto piacciono a me. È possessiva nei miei confronti. E me lo fa capire in molti modi.

Mi sta massaggiando il fallo con la mano adesso. Guardandomi. Il mascara le cola lungo il viso e il rossetto è imbrattato a causa dei baci.

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